UVA NEGROAMARO, CHE PASSIONE!
Infuso Natura, ancora una volta, pone al centro della sua produzione un territorio unico, un prodotto autoctono e una storia affascinante che le fa da cornice: l’uva negroamaro.
Ottobre porta con sé nuovi prodotti e giorni di fatica, quelli settembrini, che hanno riempito la pancia alla nostra dispensa. Leccornie da gustare e sapori da combinare, una fantasia di colori che riempie occhi e cuore. Sì, perché lu niuru di quest’uva, per tutti i salentini, è una questione di appartenenza, e per noi, be’ per noi, è l’orgoglio di omaggiare una terra magica, in cui, malgrado tutto, i cinque sensi si inebriano e si ubriacano. Scelgono di farlo all’ombra di un vitigno, quando il sole è ancora caldo e una lucertola si posa sul muro di calce bianca, quando uomini anziani trascinano i secchi d’uva in spalla e quando le vecchie vestite di nero aspettano i mariti al ritorno dai campi. I cinque sensi si inebriano, sì, senza scampo, né resistenza alcuna e a te non resta che lasciarti catturare.
L’uva negroamaro è stata, probabilmente, introdotta dai greci nella zona ionica. Il suo nome deriva dalla locuzione dialettale niuru maru, che a sua volta è da ricercare nelle due lingue che hanno avuto una forte influenza nel nostro meridione: niger dal latino e mavros dal greco antico. Niuru maru, dunque. Ma perché? Niuru per il caratteristico colore quasi nero dell’acino e maru per il sapore tipicamente amarognolo del vino che se ne ricava. Questa varietà è molto diffusa in Puglia, in particolare nel leccese, brindisino e tarantino. È la sesta uva a bacca nera per quantità coltivata in Italia, un’uva estremamente versatile, molto utilizzata anche per la vinificazione in rosato.
Raccolta di uva negroamaro.
Non solo vini, però. Infuso Natura ha voluto omaggiare questo crocevia di culture e un prodotto che ci appartiene. Così, in settembre, ha selezionato i frutti più pregiati da un vigneto locale nel cuore del Salento, li ha raccolti e ha iniziato la preparazione. Una preparazione lenta, che rispolvera la tradizione di nonne e zie. Una preparazione interamente artigianale, la stessa lavorazione che si faceva un tempo: un setaccio ci aiuta a eliminare i semi in eccesso e una volta ottenuto il mosto si passa alla cottura per ottenere la nostra Confettura Extra di Uva Negroamaro. Un prodotto dal valore nutritivo eccezionale, con un basso contenuto di zuccheri di canna aggiunti. Il profumo che si sprigiona in fase di cottura è indescrivibile, invade le stanze del laboratorio, arriva in ufficio per poi perdersi nei viottoli del paese. E quel colore, quel niuru, quasi ipnotizza, cattura ed è difficile resistere alla tentazione. Ma non preoccupatevi, qualche barattolo è andato in salvo e lo abbiamo conservato per voi. La dispensa di Infuso Natura è rimpinzata: per trovarci, prendete l’uscita A14, chiudete gli occhi, lasciatevi guidare dal profumo, dopo qualche km, riapriteli, i chicchi d’uva nel cielo vi indicheranno la strada giusta. Portate con voi del pane a fette e un cesto da riempire. A tutto il resto ci pensiamo noi.
Settembre 2017
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